Joint Commission International (JCI)
La qualità delle prestazioni offerta dal CDI è stata certificata dalla Joint Commission International (JCI) negli anni 2006, 2009, 2012, 2015 e 2018.
Il Centro Diagnostico Italiano (CDI) è parte integrante del nostro Gruppo:
rete lombarda di strutture sanitarie poliambulatoriali
completamente orientata alla comunità,
dal 1975 fornisce servizi e prestazioni di prevenzione, diagnosi e terapia.
Il suo obiettivo?
Migliorare costantemente la qualità dei propri servizi
e puntare all’eccellenza tecnica.
La qualità delle prestazioni offerta dal CDI è stata certificata dalla Joint Commission International (JCI) negli anni 2006, 2009, 2012, 2015 e 2018.
Con a cuore la salute dei pazienti e orientato all’innovazione e alla tecnologia, il CDI mette le proprie competenze a disposizione di più aree di intervento:
Il CDI – così come tutto il nostro Gruppo – crede fermamente nel valore dell’innovazione, che implementa attraverso un sistema di gestione basato sulla metodologia PDCA (Plan Do Check Act) e l’approccio RBT (Risk Based Thinking). Non solo: sin dal 1997 il Sistema di Gestione per la Qualità del CDI ha ottenuto la certificazione internazionale UNI EN ISO 9001, standard di riferimento internazionale attraverso cui assicura il costante miglioramento delle prestazioni erogate e la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Digitalizzazione. Il CDI investe nell’innovazione digitale – in infrastrutture e tecnologie – orientata ai suoi dipendenti e pazienti, e ne monitora continuamente KPI strategici.
La protezione dei dati personali. Il CDI ha adottato policy e procedure per minimizzare l’impatto dei trattamenti dei dati su libertà e diritti fondamentali della persona. Esempi concreti sono:
Contribuire positivamente alla vita delle persone: è un impegno che il CDI mantiene anche al di fuori delle proprie strutture. Da sempre si dimostra vicino ai territori in cui opera attraverso partnership e attività per la promozione di manifestazioni sportive, sociali, di prevenzione e divulgative.
Le iniziative del 2019